Glossario

Esplorate il Glossario NBSOIL, una raccolta completa di termini e concetti chiave relativi alla gestione sostenibile del suolo. Sfogliate una raccolta di definizioni per migliorare la comprensione della salute del suolo, tradotte nelle sette lingue del progetto.

A
  • Aerobico

    Nell’ambito di un mezzo, è caratterizzato dalla presenza di ossigeno molecolare, O2. Ad esempio, terreni ben aerati con buone condizioni di drenaggio.

  • Agricoltura biologica

    L’agricoltura biologica rappresenta un sistema di produzione che rinuncia all’impiego di sostanze chimiche sintetiche e promuove l’adozione di pratiche naturali per la coltivazione delle colture e l’allevamento del bestiame. Mette al centro la tutela dell’ambiente e del suolo, evitando l’uso di organismi geneticamente modificati, pesticidi sintetici e antibiotici. Si fonda su processi ecologici, valorizza la biodiversità e adotta cicli adattati alle condizioni locali, anziché fare affidamento su input con possibili effetti avversi.

  • Agricoltura convenzionale

    I sistemi agricoli convenzionali sono descritti (anche se non esclusivamente) come basati sull’uso intensivo di agrofarmaci per massimizzare la produzione agricola, includono l’uso di macchinari e la lavorazione intensiva del suolo (per modificare le proprietà fisiche del suolo e controllare le malerbe), la coltivazione in monocultura e un riciclaggio limitato dei materiali.

  • Agroecologia

    Un approccio integrato che applica contemporaneamente concetti e principi ecologici e sociali alla progettazione e gestione di sistemi alimentari e agricoli. Come scienza, studia come diverse componenti dell’agroecosistema interagiscono. Come insieme di pratiche, cerca sistemi agricoli sostenibili che ottimizzino e stabilizzino i rendimenti. Come movimento, persegue la sovranità alimentare e nuovi ruoli multifunzionali per l’agricoltura.

  • Anaerobico

    Descrive gli organismi capaci di vivere in assenza di ossigeno molecolare. È importante distinguere tra anaerobi facoltativi, che possono vivere sia in presenza che in assenza di ossigeno molecolare, e anaerobi stretti, che possono vivere solo in assenza di ossigeno molecolare e utilizzare un composto specifico come accettore di elettroni (respirazione anaerobica). Ad esempio, il batterio Desulfovibrio desulfuricans può utilizzare anioni solfato come accettori di elettroni, riducendoli ad anioni solfuro.

  • Antropogenico

    Generato dall’essere umano. Se ci si concentra sul suolo, viene utilizzato per indicare condizioni, disturbi, o stress creati dalle attività umane.

  • Artropodi

    Animali invertebrati con zampe articolate, esoscheletro e un corpo segmentato. Includono insetti, crostacei, isopodi, collemboli, aracnidi (ragni) e altri. Gli artropodi del suolo sono coinvolti in molti processi del suolo e vengono utilizzati per definire la qualità del suolo.

B
  • Batteri

    Organismi unicellulari classificati come procarioti. Hanno diverse forme, come cellule sferiche, a forma di bastoncino o a spirale, e diverse forme di metabolismo, che li rendono altamente adattabili a diverse condizioni ambientali. I batteri, come principali eterotrofi del suolo, svolgono un ruolo chiave nelle trasformazioni del carbonio e nel ciclo dei nutrienti, migliorando la fertilità del suolo. Possono anche regolare la struttura del suolo e contribuiscono alla salute del suolo per proteggere le piante dagli agenti patogeni e aumentare i rendimenti delle colture.

  • Biodiversità

    La diversità biologica è la variabilità tra gli organismi viventi provenienti da tutte le fonti, compresi gli ecosistemi terrestri, marini e altri e i complessi ecologici di cui fanno parte. Questo include la variabilità all’interno delle specie, tra le specie e degli ecosistemi.

  • Biodiversità del suolo

    La biodiversità del suolo è l’ampia diversità di forme di vita presenti sotto la superficie terrestre, che spaziano dai geni e dalle specie individuali alle comunità che queste forme di vita formano, nonché i complessi ecologici ai quali contribuiscono e ai quali appartengono, dai micro-habitat del suolo al paesaggio.

  • Biologia del suolo

    La biologia del suolo è la disciplina scientifica che studia gli organismi viventi e le loro interazioni all’interno dell’ecosistema del suolo.

  • Biomassa

    La biomassa è un materiale organico di origine biologica (piante e animali). Il termine può essere utilizzato per reflui e scarti agroindustriali, colture energetiche, materiali raccolti dalla natura (es. legname) o per la frazione organica dei rifiuti. Le biomasse possono essere utilizzate come materia prima per la produzione di biocarburanti, per migliorarne la fertilità e salute del suolo, per aumentarne lo stoccaggio di carbonio o come alternativa a materie prime fossili in bioraffinerie e processi industriali.

  • Biorisanamento

    Il biorisanamento è un processo di decontaminazione o di degradazione dei contaminanti presenti nel suolo, nelle acque reflue o fanghi industriali, mediante mezzi biologici. In questo processo possono essere utilizzati microrganismi, piante, enzimi microbici o vegetali, sebbene il biorisanamento assistito dalle piante venga spesso definito fitorisanamento. Il progetto NBSOIL si concentrerà sull’applicazione di questa tecnica come una soluzione basata sulla natura nel campo del recupero delle aree industriali dismesse, in quanto la maggior parte di questi siti contaminati non viene attualmente gestito a causa degli elevati costi per il recupero del suolo.

C
  • Capitale naturale

    Il capitale naturale è comunemente inteso come il patrimonio degli ecosistemi terrestri, compresi aria, acqua, biodiversità e geodiversità. Questo patrimonio sostiene la nostra economia e la società generando valore per le persone, sia in modo diretto che indiretto. I beni e i servizi forniti alle persone da un adeguata gestione del capitale naturale includono vantaggi sia sociali sia ambientali, tra cui aria e acqua pulita, mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici, cibo, energia, aree abitative, materiali per la produzione, opportunità di svago e protezione dai pericoli.

  • Ciclo del carbonio

    Le trasformazioni mediante le quali il carbonio viene scambiato fra i comparti ambientali (geosfera, idrosfera, biosfera e atmosfera). Il biossido di carbonio viene convertito in composti organici attraverso la fotosintesi o la chemiosintesi oppure assorbito da mari e fiumi, riciclato attraverso la biosfera (con una incorporazione in suoli e sedimenti) e infine restituito al suo stato originale attraverso la respirazione o la combustione.

  • Coltura di copertura

    Le colture di copertura sono colture intercalari, non finalizzate alla raccolta, che forniscono protezione al suolo tra i periodi di produzione normale delle colture. Le colture di copertura possono migliorare la conservazione e la salute del suolo, la resilienza climatica e mitigare nel contempo alcuni impatti ambientali legati alla gestione tradizionale del suolo in agricoltura, riducendo l’erosione, migliorando la fertilità e la struttura e incrementando la biodiversità.

  • Compostaggio

    La decomposizione microbica aerobica di materiali organici come scarti agricoli, umido urbano e sfalci. Solitamente si ottiene girando regolarmente e aerando una biomassa organica immagazzinato in cumuli con una geometria che favorisce l’aerazione. Durante questa trasformazione le frazioni organiche più degradabili vengono ossidate e trasformate in sostanza organica stabile, divenendo sfruttabile in agricoltura come fertilizzante e come mezzo di lotta biologica. Allo stesso tempo, il prodotto diventa più omogeneo e diminuisce di volume a causa della perdita di acqua e della triturazione da parte degli organismi. I benefici aggiuntivi del compostaggio includono la diminuzione della fitotossicità iniziale dei materiali organici utilizzati, la disinfezione dei materiali e la riduzione delle germinabilità di eventuali semi di infestanti.

D
  • Desertificazione

    Il processo mediante il quale una zona siccitosa diventa sempre più arida, perdendo tipicamente i corpi d’acqua, nonché la vegetazione e la fauna. La desertificazione è un processo controllato da fattori climatici naturali o causato dal cambiamento climatico ma può essere anche indirettamente causato dalla gestione non sostenibile del suolo e delle risorse naturali.

  • Diversificazione delle foreste

    La diversificazione delle foreste è la pratica di gestione delle foreste con l’obiettivo di aumentare la loro biodiversità, introducendo variabilità nella composizione (più specie e varietà), nella struttura (altezze degli alberi miste in stand di età diversa e disposizione e densità eterogenee delle piantagioni) e nella complessità genotipica (diverse fonti genetiche). NBSOIL mira a promuovere l’abbandono della raccolta di legname con abbattimento totale e delle piantagioni monocultura per prevenire l’erosione e le frane, migliorare la qualità dell’acqua e aumentare la resistenza agli incendi boschivi e alle tempeste di vento.

E
  • Erosione

    Processo di degradazione della superficie terrestre causato da fenomeni naturali come acqua, vento, ghiaccio, gravità, oltre a influenze antropogeniche. Questo processo comporta l’abrasione, il distacco e la rimozione di particelle di suolo o materiale roccioso da un punto sulla superficie terrestre, con successiva deposizione in un’altra area. Questo comprende anche eventi come la crepacciatura e l’erosione dovuta a pratiche agricole o di lavorazione del terreno.

  • Eutrofizzazione

    Processo attraverso il quale un corpo d’acqua, come un lago o una falda, viene arricchito di nutrienti disciolti, principalmente azoto e fosforo. Sebbene possa verificarsi in modo naturale, è spesso causato dall’inquinamento. Questo fenomeno può portare a fioriture algali, le quali possono esaurire l’ossigeno nell’acqua e arrecare danni agli ecosistemi acquatici.

F
  • Fertilità del suolo

    La capacità di sostenere la crescita delle piante fornendo loro i nutrienti essenziali grazie alle loro caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche favorevoli.

  • Fertilizzante organico

    I fertilizzanti organici sono costituiti da materiali di origine vegetale o animale che derivano da sottoprodotti o prodotti finali di processi naturali, come il letame animale e la materia organica compostata. Nel Progetto NBSOIL consideriamo i fertilizzanti organici prodotti da rifiuti organici disponibili localmente e distribuiti in base a criteri di prossimità. La concimazione organica comporta numerosi vantaggi per la salute del suolo, la crescita e la produttività delle piante ed evita le emissioni di CO2 dei fertilizzanti derivati da combustibili fossili.

  • Fertilizzazione

    L’applicazione di composti minerali o organici al suolo con l’obiettivo di mantenere o incrementarne la sua fertilità. In alcune situazioni, come ad esempio nell’uso di calce, la fertilizzazione mira anche a migliorare specifiche caratteristiche del suolo (es. pH e stabilità della struttura).

I
  • Infrastrutture verdi

    Le infrastrutture verdi e blu costituiscono una rete strategicamente pianificata di aree naturali e semi-naturali interconnesse con caratteristiche ambientali progettate e gestite per offrire una vasta gamma di servizi ecosistemici. Queste infrastrutture, rappresentate dal verde (terrestre) e dal blu (acquatico), possono migliorare le condizioni ambientali, sostenere l’economia sostenibile e favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici nelle aree urbane, grazie alla loro capacità di promuovere raffrescamento evaporativo, offrire superfici di infiltrazione per l’acqua piovana, contribuire alla riduzione della velocità del vento e al miglioramento della qualità dell’aria.

  • Intensificazione

    L’intensificazione in agricoltura è un processo volto ad aumentare la produzione per ettaro mediante l’incremento dell’utilizzo di vari input, tra cui manodopera, informazioni, energia, fertilizzanti, pesticidi e macchinari, rispetto alla superficie di terreno disponibile. Tuttavia, questa intensificazione può comportare un’elevata pressione ambientale, in particolare per quanto riguarda l’eccessivo utilizzo di fertilizzanti

L
  • Land health

    La capacità del territorio, rispetto al suo potenziale, di sostenere la fornitura di servizi ecosistemici.

  • Lavorazione del suolo

    La lavorazione del suolo, rappresenta la preparazione agricola del terreno attraverso procedure meccaniche che comprendono attività come aratura, mescolamento e rivoltamento. Queste operazioni vengono eseguite per preparare il suolo, garantendo che raggiunga condizioni fisiche adeguate per la semina e la crescita delle colture. La lavorazione ha diversi scopi, tra cui la riduzione della compattazione, l’incorporazione di residui di colture, letame, fertilizzanti o piante infestanti, la preparazione del letto di semina e il controllo delle infestanti

  • Letame

    Il letame è un tipo di fertilizzante organico derivante da deiezioni animali, tal quali o comprensivi di materiale da lettiera.

  • Lotta biologica

    L’uso di agenti biologici (organismi viventi, componenti derivati da organismi) per controllare la popolazione di un organismo dannoso o promuoverne gli antagonisti naturali.

M
  • Monocoltura

    La monocultura è una pratica diffusa nell’agricoltura industriale che comporta la coltivazione di una singola specie vegetale, spesso della stessa varietà, su una vasta area per più anni consecutivi.

N
  • Non lavorazione del suolo

    La non lavorazione (NL) o no-tillage (NT) rappresenta una pratica agronomica fondamentale nell’ambito dell’agricoltura conservativa per le colture annuali. È definito come un un sistema di coltivazione che evita di disturbare il suolo mediante operazioni di tillage. Nel no-tillage, è richiesto che almeno il 30% dell’area sia coperto da residui vegetali immediatamente dopo la semina della coltura. La semina avviene tramite macchinari in grado di posizionare i semi attraverso i residui delle colture precedenti.

O
  • Orizzonte

    Un orizzonte è uno strato di suolo, approssimativamente parallelo alla superficie, che è distinguibile dagli strati adiacenti per una o più proprietà prodotte dai processi di formazione del suolo (colore, aggregazione, quantità di radici, ecc.). La maggior parte dei suoli ha tre strati principali: orizzonte A (o terreno superficiale); orizzonte B (o sottosuolo); e orizzonte C (molto simile al substrato minerale). Alcuni hanno anche un orizzonte organico (O) o un orizzonte eluviale (E).

P
  • Pacciamatura

    La pacciamatura è una pratica agricola che prevede la copertura della superficie del suolo, tipicamente con materiali organici (bimasse) o teli di plastica, per promuovere la conservazione del suolo e dell’acqua, controllare le infestanti, scoraggiare la presenza dei parassiti e mantenere condizioni favorevoli e stabili per la crescita delle piante.

  • Paludicoltura

    Le torbiere sono un tipo di zona umida fondamentale per la mitigazione dei cambiamenti climatici. La paludicoltura è l’uso produttivo delle torbiere umide e riallagate che preserva il suolo di torba e riduce al minimo le emissioni di CO2 e il subsidenza del terreno. Il progetto NBSOIL si concentrerà sull’agricoltura e la silvicoltura umida sulle torbiere attraverso il riallagamento controllato delle torbiere temperate europee.

  • Politica Agricola Comune (PAC)

    La Politica Agricola Comune (PAC) è l’insieme delle regole e dei meccanismi con cui l’Unione Europea regolamenta il comparto agricolo. Introdotta nel 1962, è gestita e finanziata a livello europeo dalle risorse del bilancio dell’UE. La Politica Agricola Comune (PAC) riceve il 31% del bilancio dell’UE ed è strutturata in due pilastri. Il primo pilastro comprende i pagamenti diretti e le misure di mercato, mentre il secondo pilastro si concentra sulle misure per promuovere lo sviluppo rurale.

Q
  • Qualità del suolo

    La capacità del suolo, in un ecosistema naturale o gestito dall’uomo, di sostenere la produttività delle piante e degli animali, preservare o migliorare la qualità dell’acqua e dell’aria, e fornire condizioni favorevoli alla salute e agli insediamenti umanni+.

R
  • Resilienza

    La capacità di un sistema e delle sue componenti di prevedere, assorbire, adattarsi o riprendersi in modo tempestivo ed efficiente dagli impatti di un evento pericoloso, garantendo la conservazione, il ripristino o il miglioramento delle sue strutture e delle funzioni fondamentali

  • Roccia madre

    Il substrato minerale da cui si origina il suolo. Può essere costituito da rocce o sedimenti più o meno consolodati e si trova alla base del suolo o, localmente, esposta in superficie. La roccia madre è nota anche come orizzonte R.

  • Rotazione delle colture

    L’alternanza temporale di diverse colture e tipi di coltura (monocotiledoni e dicotiledoni, invernali e primaverili, annuali e perenni) su una porzione di terreno agricolo.

S
  • Salute del suolo

    La capacità del suolo di funzionare come un sistema vitale e fornire servizi ecosistemici appropriati all’ambiente e all’uso del suolo, come sostenere la produttività biologica, migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua e preservare la biodiversità e la salute di piante, animali e esseri umani.

  • Servizio ecosistemico

    Il contributo degli ecosistemi a beneficio delle attività umane, anche economiche. I servizi ecosistemici possono essere raggruppati in tre categorie, seguendo il Sistema delle Nazioni Unite per la Contabilità Economica dell’Ambiente (SEEA): 1) Servizi di fornitura, che comprendono i contributi materiali ed energetici generati da o all’interno di un ecosistema (ad esempio la produzione di pesci o di piante con proprietà farmaceutiche); 2) Servizi di regolamentazione, che derivano dalla capacità degli ecosistemi di regolare il clima, i cicli idrologici e biochimici, i processi di superficie terrestre, oltre a una varietà di processi biologici; 3)Servizi culturali, fra cui quelli estetici, spirituali, educativi e ricreativi, che provengono dall’ambiente fisico, da luoghi o situazioni che danno origine a benefici intellettuali e simbolici ottenuti dalle persone.

  • Soluzione basata sulla natura

    Iniziative volte a preservare, gestire in maniera sostenibile e ripristinare gli ecosistemi naturali o precedentemente modificati, affrontando con successo le sfide sociali e garantendo al contempo il benessere umano e vantaggi per la biodiversità.

  • Superficie arabile

    Le aree totali coltivate a seminativo, prati temporanei, pascoli temporanei, e terreni a maggese.

T
  • Tessitura

    La proporzione relativa di particelle di sabbia, limo e argilla in un suolo. La tessitura può essere grossolana (predominanza di particelle di sabbia), franca (parti uguali di sabbia, limo e argilla) o fine (predominanza di particelle di argilla). Le classi tessiturali dei suoli, in ordine di aumento delle proporzioni di particelle fini, sono: sabbioso, sabbioso franco, franco sabbioso, franco, franco limoso,limoso, franco sabbioso argilloso, franco argilloso, franco limoso argilloso, argilloso sabbioso, argilloso limoso e argilloso.